venerdì 11 marzo 2011

Stars will fall


"Fallen
From the faded sky
Nephilim comes through foul air
And when morals will decline
God of ruin
Will come to you"


Il cielo che si fa di piombo e scende lentamente sulle nostre teste come presagio di sventura.
L'aria che diviene densa, fumo che intasa i polmoni e cenere sulle labbra.

Se c'è qualcosa che vorrei adesso è liberarmi di due ali immaginarie che non hanno fatto altro che intralciarmi, rendermi goffa come l'lbatro di Baudelaire, regalarmi l'illusione di poter avanzare sulla fune tesa tra le stelle, cercando di star aggrappata ai miei sogni effimeri.

Tutto quanto intorno a me adesso è logoro e inutilizzabile. Non ho più voglia di cambiare le stelle, nè di rattoppare il cielo. Non so nemmeno più scrivere con sincerità.
E' a questo che deve servire questo spazio...voglio ricominciare a dire tutto quello che mi passa per la testa.
Voglio ritrovare l'ebbrezza di vivere come se tutto fosse ancora possibile, anche se so di aver perso troppi pezzi per strada, e di essere un rottame che si trascina sulla sua fune instabile, sognando di poter ricominciare.





“Se pur gridassi, chi mi udrebbe
dalle gerarchie degli angeli?
E se uno mi stringesse d’improvviso al cuore,
soccomberei per la sua troppo forte presenza.
Perché nulla è il bello, se non l’emergenza
del tremendo: forse possiamo reggerlo ancora,
ed ammirarlo anche, perché indifferente
non degna distruggerci.
Ognuno degli angeli è tremendo…”


R. M. Rilke – Elegie duinesi

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